Chiese a “Porte Aperte” in Piemonte e Valle d’Aosta: un progetto che guarda al futuro

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Mentre molti si interrogano su che fare con tante chiese non più in uso, che a volte corrono il rischio di alienazioni improprie, un’iniziativa nata in Piemonte indica la via di una soluzione “alternativa” e atta a recuperare la potenziale funzione evangelizzatrice delle chiese. Queste sono quasi sempre depositi di bellezza artistica ed espressioni di magistrale perizia architettonica, testimone del meglio della cultura di epoche passate. Anche i “lontani” sono sensibili a tali qualità: di qui che la valorizzazione di questi edifici storici, per quanto in primo luogo sul piano storico artistico, sia un possibile strumento per aprire e approfondire anche con i lontani un discorso sulle ragioni che ne hanno motivato la costruzione. E per le quali, siano o no aperte al culto, le chiese vanno rispettate, recuperate, conservate.

Ecco dunque il progetto “Chiese a porte aperte”:

“Chiese a porte aperte” è un progetto sperimentale per aprire e visitare autonomamente i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta con l’ausilio delle nuove tecnologie.

L’App “Chiese a porte aperte” gestisce molteplici operazioni dalla prenotazione della visita all’apertura automatizzata della porta.
Una volta effettuato l’accesso tramite QR si viene guidati alla scoperta del bene al suo interno attraverso un’installazione multimediale costituita da una narrazione storico – artistico – devozionale accompagnata da un sistema di luci mobili e di micro proiettori.

ITINERARI DI ARTE, FEDE E NATURA

Sono sei gli itinerari di arte sacra nel paesaggio del Piemonte e Valle d’Aosta accessibili attraverso la App “Chiese a porte aperte”, che permettono di scoprire cicli affrescati, architetture romaniche, iconografie e storie di comunità. Una modalità tecnologica, innovativa, ideata e sostenuta dalla Consulta per i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e Valle d’Aosta e dalla Fondazione CRT, realizzata con il contributo della Regione Piemonte, il cofinanziamento dei proprietari dei beni e sotto l’alta sorveglianza delle Soprintendenze competenti per territorio.

Una nuova opportunità per scoprire l’arte sacra in Piemonte e in Valle d’Aosta!

UNA APP COME CHIAVE

La porta della chiesa si apre automaticamente con lo smartphone. L’ingresso è reso possibile dalla App “Chiese a porte aperte”, scaricabile gratuitamente, che prenota e permette l’entrata nei siti 365 giorni l’anno dalle 9.00 alle 18.00. Dopo aver scaricato l’App sul proprio smartphone, è sufficiente registrarsi e prenotare la visita gratuita: giunti sul posto nell’orario selezionato, inquadrando il QR code si apre la porta della chiesa.

NARRAZIONE. PER TUTTI

Una volta entrati è possibile far partire un sistema di guida della chiesa composto da “voce narrante” in tre lingue, abbinata a musiche e ad un sistema di illuminazione dei dettagli artistici.
Chiese a porte aperte pone attenzione all’accessibilità sensoriale con la realizzazione di pannelli visivo-tattili multisensoriali posizionati all’ingresso con la descrizione della chiesa, la definizione degli spazi e della facciata e le riproduzioni tattili di alcune opere d’arte. Sul pannello è inoltre presente un QR Code che permette di azionare un contributo audio-video in LIS, Lingua Italiana dei Segni.
Sul portale www.cittaecattedrali.it, nelle schede di presentazione dei luoghi, è disponibile il materiale utile alla presentazione della visita. Per tutti.

TECNOLOGIE DI COMUNITÀ

La Consulta per i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta, fin dalla prima ideazione del progetto Chiese a porte aperte, ha inteso l’utilizzo delle tecnologie come uno strumento integrativo e non sostitutivo delle figure dei volontari culturali. Il sistema delle aperture automatizzate è stato infatti pensato proprio per quei siti storici che hanno intorno una comunità che se ne prende cura, luoghi vivi e riconosciuti.